Copertina "Mid Atlantic"

Impegnativo e coinvolgente questo nuovo libro di Franco Buffoni è dedicato alla poesia e al teatro di lingua inglese del Novecento. Il titolo Mid Atlantic sta proprio a significare il continuo scambio non solo culturale, ma anche fisico – di mero passaggio di autori da una sponda all’altra dell’oceano – tra Inghilterra e Stati Uniti nei primi decenni del Novecento. Con T. S. Eliot che abbandona gli Stati Uniti per divenire fedele suddito di sua maestà britannica, Ezra Pound che sceglie l’Italia e paga poi un prezzo altissimo all’arrivo dei liberatori yankee, e W. H. Auden che compie il percorso inverso acquisendo la cittadinanza americana. Prima di dedicare grande spazio alla generazione dei poeti «trentisti» (con la riproposta, tra l’altro, di due vivacissimi dialoghi con Stephen Spender ormai divenuto Sir), Buffoni si sofferma sugli autori, le correnti, i movimenti che segnarono il passaggio di secolo, da Wilde, Hardy e Kipling, ai cosiddetti «War Poets», i poeti decimati dalla Prima Guerra Mondiale, fino a inoltrarsi nel Novecento seguendo l’evoluzione della scrittura dello spigoloso sperimentalista americano E. E. Cummings. Ma tra l’Inghilterra e gli Stati Uniti sorge l’Irlanda, l’emblematica «Disappearing Island» della famosa poesia di Seamus Heaney. E Buffoni che – ben prima dell’assegnazione a Heaney del Premio Nobel – del poeta irlandese fu il traduttore italiano, dedica proprio a lui un fondamentale capitolo, dimostrando come lotta politica e poesia, idealità e estetica siano sempre inestricabilmente connesse. In Heaney come in Pound, in Auden come in Bond. Proprio con Edward Bond l’autore approfondisce l’altro genere letterario dominante nella cultura inglese del secolo: il teatro. Prendendo le mosse dalla crisi della rappresentazione – portata al limite estremo dal teatro di poesia audeniano (ampie disamine sono dedicate a Lo specchio e il mare e all’Età dell’ansia), Buffoni analizza di Bond il Lear modernizzato e soprattutto The Sea, rintracciando in quest’ultima opera interessantissimi legami con l’antica tradizione poetica anglosassone.

Franco Buffoni, MID ATLANTIC, Teatro e poesia nel Novecento inglese e americano, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., in librería dal 15 novembre 07

Sommario

I AGONIA VITTORIANA E MODERNISMO

LA POESIA INGLESE NEL PASSAGGIO VERSO IL NOVECENTO: SWINBURNE, WILDE, HARDY
LO SCHEMA DI BULLOUGH
YEATS E KIPLING
DALL’ESTETISMO AL SIMBOLISMO
GRANDE GUERRA E VERSO LIBERO: T. E. HULME E ISAAC ROSENBERG
T. S. ELIOT

II I TRENTISTI VIVI. EVVIVA I TRENTISTI

MUSEE DES BEAUX ARTS. W. H. AUDEN PER ME
LA TRADIZIONE INGLESE IN THE SEA AND THE MIRROR
STEPHEN SPENDER. I GIORNI GENEROSI
PRIMO DIALOGO CON SIR STEPHEN
SECONDO DIALOGO CON SIR STEPHEN

III IN SCENA CON AUDEN E BOND

IL TEATRO DI POESIA E LA CRISI DELLA RAPPRESENTAZIONE: W. H. AUDEN, THE ASCENT OF F6 E THE AGE OF ANXIETY
L’ETICA DELLA COLPA IN MARCHING SONG DI JOHN WHITING
LETTURA DI THE SEA DI EDWARD BOND
SPERIMENTALISMO E INNOVAZIONE IN THE SEA

IV NEXT STOP BOSTON. SEAMUS HEANEY STAZIONE IRLANDA

IL RIMEDIO DELLA POESIA
LETTURA CRITICA DI NORTH
STATION ISLAND E SEEING THINGS

V RIBELLIONI E MALINCONICI SUSSULTI

IL VENTO E’ UNA SIGNORA. SULLA POETICA DI E. E. CUMMINGS
LE NOZZE MALINCONICHE DI PHILIP LARKIN
LE DUE SPONDE DELL’ATLANTICO O DEL BALTICO? JOSIF BRODSKIJ
LE CARTOGRAFIE DEL SILENZIO DI ADRIENNE RICH
J. H. PRYNNE. FILTRA SOTTO L’UNGHIA
ALLEN MANDELBAUM POETA E TRADUTTORE